Prima di Natale alcuni Scout del CNGEI di Bergamo hanno preparato circa trenta pacchi di Natale per il progetto “Scatole di Natale” a Bergamo che ha raccolto in totale 4500 pacchi!
Abbiamo intervistato la responsabile del progetto, Francesca Soli, per capire qualcosa di più.
In cosa consiste il progetto delle scatole di Natale?
Il progetto “Scatole di Natale” in Italia è stato proposto in primis a Milano, dove ha rapidamente preso piede. Letto sui social ad inizio dicembre l’idea mi è piaciuta molto per la spinta alla relazione che la caratterizzava, l’ho girata ad un paio di amiche ed ho scritto a S.U.P.E.R. Bergamo, perchè mi pareva in linea con il suo operato dei mesi scorsi.
L’idea di fondo dei Pacchi di Natale è quella di portare un momento di leggerezza a chi li riceve, un momento di benessere, in cui godersi un regalo inatteso da parte di uno o una sconosciuto/a.
Nella scatola di Natale si chiedeva di inserire una cosa calda, una cosa golosa, un prodotto di bellezza ed un biglietto. Non nasce quindi come risposta ad un bisogno primario, quanto ad un bisogno di relazione (che poi tanto secondaria non è) in un periodo solitamente festoso ma che quest’anno ci vede forzatamente distanziati.
Insomma, è un modo per mettere in relazione le persone del territorio, bello per chi la prepara tanto per chi la riceve, contenente sì cose che possono servire, come una sciarpa o un bagnoschiuma, ma anche un dolce e un biglietto, scritto da qualcuno che ha pensato a lui/lei mentre preparava il pacchetto. Al progetto hanno aderito moltissime realtà del territorio, tanto che siamo arrivati ad avere 49 luoghi di raccolta, oltre ad asili, scuole dell’infanzia e primarie, e la vostra associazione scout.
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